“Gli italiani comprano lavatrici come fossero case e le case come fossero lavatrici”

Questa frase dovrebbe farci pensare tanto. Quando andiamo a prendere una lavatrice, un frigorifero od una televisione passiamo ore se non giorni a confrontare le prestazioni, i consumi, la risoluzione e tutte le caratteristiche confrontandole tra loro per fare una scelta opportunamente accurata, spesso tralasciando i prodotti che peccano nella descrizione di tali caratteristiche.

Perché lo stesso non succede sulle abitazioni? Sempre più spesso si vedono annunci di immobili in vendita con l’indicazione “APE in corso di redazione”.

Dovremmo per prima cosa capire cos’è l’APE e per quale motivo è stata creata. L’Attestato di Prestazione Energetica o APE, ha sostituito l’ACE (Attestato di Certificazione Energetica) nel 2010. Tale documento è stato introdotto in Europa addirittura dal 2002, al fine di sfruttare la leva del mercato per realizzare immobili sempre più efficienti dal punto di vista energetico contribuendo a due fattori fondamentali: il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale.

L’idea alla base della certificazione energetica era semplice, se tutti gli immobili in vendita sono certificati gli utenti tenderanno a preferire gli edifici più efficienti, aumentando il valore di questi ultimi e portando di conseguenza ad una sorta di corsa all’efficienza energetica.

Purtroppo tale documento (di fondamentale importanza per la scelta consapevole dell’acquirente di un immobile) non ha preso il piede che il legislatore sperava, e anzi è diventato un puro adempimento burocratico, spesso visto di cattivo occhio dagli addetti del settore come uno spreco di tempo e soldi. Addirittura alcuni arrivano ad affermare che le classi energetiche siano una sorta di truffa, complice forse il mercato delle APE a basso costo che si è creato sul web da cui sarebbe meglio prendere le distanze.

Vediamo come questo documento sia fondamentale per capire la tipologia di casa che stiamo andando ad acquistare e sulle spese che dovremo sostenere in questa casa, infatti migliore è la classe energetica e ovviamente minore sarà la spesa in termini di riscaldamento, piuttosto che raffrescamento o produzione di acqua calda sanitaria.

Nell’APE viene descritto l’immobile dal punto di vista energetico in tutti i suoi aspetti:

  • Comportamento invernale;
    • Dispersione del calore,
    • Efficienza del sistema di produzione del calore,
  • Comportamento estivo;
    • Assorbimento del calore,
    • Comportamento dell’edificio sotto l’irraggiamento solare,
    • Se presente efficienza dell’impianto di raffrescamento,
  • Produzione energetica (fotovoltaico piuttosto che solare termico);
  • Consigli di miglioramento con importi e tempi di ritorno previsti.

 

Un consiglio quindi è quello di non prendere in considerazione degli annunci ove l’APE non sia presente, tenendo anche conto che non si può pubblicare un annuncio di vendita o di affitto (sopra i 4 mesi) senza indicare i valori di APE.

Per concludere, quando compri una casa non fare come stessi comprando una lavatrice! Informati bene e fatti affiancare da professionisti esperti, non solo dal punto di vista energetico.